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L’emergenza sanitaria ha stimolato una grande riflessione rispetto all’essenzialità del prendersi cura, nel suo significato più profondo. Questo ha promosso la possibilità di considerare, ancora più approfonditamente, il valore delle relazioni e del mantenimento delle stesse quale elemento costitutivo della persona. Alla luce di ciò, il percorso di cura*, in questo particolare periodo storico caratterizzato da un incremento della complessità, ha stimolato nuovi sforzi, nuove prassi finalizzate alla promozione di sperimentazioni che possano seguire, peraltro, la strada già tracciata dal progetto di Fondazione Benefattori Cremaschi denominato “Intrecci di qualità”.

Si presentano quindi i percorsi di ricerca-azione sperimentali, in cui il concetto di relazione significativa e mantenimento della stessa ha conferito un “nuovo” incarico agli operatori: quello di ambasciatori delle relazioni tra attori della comunità, con particolare riferimento alla cura e mantenimento del legame tra anziani e familiari, anziani ed amici, anziani ed operatori, anche e soprattutto attraverso l’ausilio della tecnologia.

Questo percorso ha consentito di condividere emozioni, vissuti, paure, difficoltà, che ognuno di noi ha personalmente sperimentato, fornendo un esempio di resilienza, ma anche di vicinanza umana ed affettiva davvero toccante.

Supporto agli utenti del Centro Diurno Integrato

Un ulteriore tassello del progetto, fa riferimento ad un percorso attivato a supporto degli utenti e familiari del Centro Diurno Integrato, servizio sospeso dal febbraio 2020.

Sono infatti state promosse azioni a sostegno delle famiglie, affinché fosse garantito l’ascolto attivo dei bisogni e delle difficoltà, il monitoraggio della condizione psico-fisica degli utenti e dei rispettivi caregivers, si promuovesse il mantenimento del legame attivato con operatori, ma anche fra utenti stessi, e si fornissero suggerimenti e stimolazioni a supporto della situazione contingente.

Il percorso “Lontani,ma accanto” inparticolare, ha in sintesi promosso un intervento «a distanza» di supporto, monitoraggio e verifica nei confronti degli utenti del CDI e dei rispettivi caregivers, che hanno visto stravolgere la loro quotidianità.

Finalità
  • Promuovere azioni di prossimità, sperimentando nuove modalità di comunicazione e mettendo a disposizione le competenze multidisciplinari della Fondazione, a scopo di consulenza di tipo sociale, psicologico, medico, fisioterapico, infermieristico, pedagogico, assistenziale)
  • Monitorare il benessere personale dell’anziano e delle loro famiglie attraverso l’accompagnamento ed il sostegno del percorso di cura, anche a distanza, consolidando un contatto orientato all’ascolto, all’orientamento, al sostegno e dalla stimolazione da remoto;
  • Sostenere l’azione di cura del caregiver attraverso l’ascolto, il monitoraggio delle condizioni psico-fisiche e fornendo suggerimenti a supporto/consulenza del sistema familiare
Intervento a distanza con l’operatrice di Pet-Therapy

Alla luce degli spunti riflessivi, che l’emergenza sanitaria ha portato inevitabilmente con sé, si sono sviluppati processi che hanno stimolato prima, promosso e consolidato poi, alcune azioni a sostegno degli anziani residenti in RSA, attraverso l’uso delle nuove tecnologie, affinché potessero mantenere i propri contatti affettivi e relazionali: familiari, amici, operatori, ma anche collaboratori esterni che hanno condiviso parte del nostro cammino.

Proprio per questo motivo, sono state attivate video-chiamate di aggiornamento e di ascolto attivo con diversi attori della comunità, tra cui la nostra operatrice di PetTherapy. In questo modo è stato possibile promuovere e mantenere una relazione “a distanza”, condividere pensieri del momento, rammentare, con alcuni, i momenti condivisi in presenza, stimolare e rievocare ricordi significativi e autobiografici.

Finalità
  • Promuovere una modalità di mantenimento delle relazioni attivate, sperimentando nuove modalità di comunicazione a sostegno degli anziani residenti in RSA, seppur nella difficoltà del momento.
  • Promuovere una modalità “altra” di affiancamento alla persona, finalizzata al benessere relazionale e dalla stimolazione socio-cognitiva dei residenti, che possa essere condotta attraverso lo strumento informatico e mediata dalla relazione facilitatrice e mediativa dell’operatrice
  • Promuovere nuove modalità di azione di cura e di sguardo pedagogico, attivando le risorse delle persone abitanti in RSA e mettendo in circolo le risorse ad oggi esistenti, attraverso interventi flessibili a supporto dei residenti

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