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Pet-Therapy 2 anziane interagiscono con il cane presso la Fondazione Benefattori Cremaschi

Stimolazione sensoriale, supporto emozionale e catalizzazione sociale. Sono questi gli obiettivi della pet-therapy che si svolge alla Fondazione Benefattori Cremaschi in un percorso che unisce l’approccio terapeutico e la stimolazione psicomotoria di natura affettivo-relazionale.

Dagli studi pubblicati negli ultimi anni (Bernabei et al., 2013 ; Filan et al., 2006), emerge come gli Interventi Assistiti con l’Animale (IAA) intervengano soprattutto nel modulare l’aggressività e l’agitazione e nel migliorare, nel breve termine, la collaborazione con gli operatori di struttura (Kanamori et al., 2001; Edwards et al., 2002). Inoltre, vengono segnalati il miglioramento del tono dell’umore e l’aumento delle interazioni sociali spontanee ed infine, un aumento, nel lungo termine, dell’attività motoria e della reattività emotiva (Kawamura et al., 2007).

Pet-Therapy e Psicomotricità funzionale

La psicomotricità funzionale rappresenta un percorso attivabile e di accompagnamento dell’anziano residente in RSA, in cui l’educazione psicomotoria è centrata sul corpo in movimento nella sua dimensione affettiva ed espressiva. L’attività psicomotoria funzionale agisce sulle abilità e non sulla patologia e promuove la stimolazione di competenze personali, facilitando la crescita motivazionale del soggetto che diviene attivo e non più passivo, considerando il soggetto nella sua globalità. La sua azione educativa, realizzata per mezzo di esperienze condivise, genera motivazione e stimola l’intenzionalità fino a consentire alla persona di attivarsi anche con movimenti convenienti e contestuali, un modo di essere efficace sull’ambiente con un’azione appropriata (Pesci, 2013).

L’incontro è di gruppo e vengono identificate in sede d’Équipe educativa le persone che potrebbero beneficiare dell’intervento. Grazie alla rilevazione di indicatori specifici è possibile osservare le reazioni e l’evoluzione nel tempo, per verificare il beneficio e l’eventuale necessità di supporto alla persona, sempre coinvolta nel processo, nel rispetto della propria individualità. Reazioni, obiettivi ed aggiornamenti rientrano poi nella cartella multidimensionale dell’anziano residente per condividere il processo con l’equipe di cura.

Sono tanti i vissuti condivisi durante questo significativo momento “I cani a volte sono da amare più delle persone”, al “Ricordo le mie due cagnoline, Lady e Mitsy, le ho amate e viziate tanto”; altre volte il percorso aiuta le persone a riorientarsi collocandole nella dimensione del qui ed ora, della piacevolezza, dello scambio relazionale. 
La dott.ssa Elena Moroni, Pet Terapista e le sue fedeli collaboratrici a quattro zampe Nimeria, Fiamma e Bussola d’oro, (golden retriver) accompagnano l’Équipe educativa in questo percorso con competenza, delicatezza ed attenzione.

“E l’antica amicizia, la gioia di essere cane e di essere uomo tramutata in un solo animale che cammina muovendo sei zampe e una coda intrisa di rugiada”

Pablo Neruda